Sentiero 652, Trentino, comune di Avio. Da Cavallo di
Novezza, 1433 metri, passando Malga Acquenere, si scende nella conca di Madonna
della neve, 1100 e rotti.
La discesa è di quelle truci, ripidissima, gran parte
su prato umido, spacca-gambe. Il tracciato è ben segnalato, si scorre come
acqua tra abeti e latifoglie. Giungendo a destinazione, dopo circa un'ora, si
può pensare di risalire, oppure di avventurarsi nel giro delle malghe. Le
varianti possibili sono due: una da 16 e una da 23 chilometri.
Un’alternativa possibile, per quanto ardua, resta quella di
andare ad osservare da vicino la Cascata Preafessa. Ogni valle, qui, è solcata
da un torrente. L'Aviana, scorre appunto in Val Aviana. Per raggiungerlo,
bisogna tagliare a destra, oltre le tane delle marmotte, seguendo il sentiero
di cemento. Giunti in prossimità di un bosco, è necessario scenderlo fino in
fondo - fate attenzione al filo spinato - fino a giungere in una sorta di
piazzale creato qualche anno da una violenta tromba d'aria. Proseguendo verso
destra, ci si incunea nella valle, e seguendo il suono del torrente, in poco
più di una mezz'ora - si raccomanda agilità, ci sono due recinzioni da
scavalcare - si raggiunge il corso d'acqua.
Guadarlo non è uno scherzo, si
consiglia per questo di avventurarsi solo nei mesi più caldi. Passando
dall'altra parte è possibile osservare la furia delle acque della cascata
infrangersi sul greto del torrente sottostante.
Per tornare, restando al di là del fiume e risalendo la
ripidissima sponda, ci si può ricongiungere col sentiero ferrato "Gerardo
Sega" 685. Altrimenti è bene riattraversarlo con attenzione e fare ritorno
sui propri passi prima che faccia buio.
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