Per i nostri tre giorni in terra português, partiamo da Malpensa. Atterriamo in perfetto orario
e subito ci accorgiamo della distanza siderale che c'è tra i due terminal
dell'aeroporto. Una volta giunti al Terminal 1 possiamo raggiungere il centro
in sole 9 fermate di metropolitana senza nemmeno uscire dall'aeroporto! In
mezz'ora circa raggiungiamo Anjos e il b&b che avevamo prenotato. La zona
non è delle migliori, soprattutto la sera, ma è buona per il prezzo delle
strutture ricettive e per la comodità degli spostamenti, avendo a disposizione
due fermate della metro nelle vicinanze e le piazze centrali della città a 10
minuti di strada a piedi.
Il giorno successivo decidiamo di
partire da Largo Martim Moniz col famoso Tram 28, antico tram in legno, ottone
e ferro che, divincolandosi tra le strette stradine in salita dei quartieri più
alti della città, ci fa raggiungere in meno di dieci minuti il quartiere più
antico, l'Alfama, il famoso rione della città tra il Castello di São
Jorge ed il fiume Tago, ospita la Cattedrale (XII-XIV secolo).
Dopo una svelta
visita ci arrampichiamo fino a raggiungere il Castello.
Con € 7,50 si può
visitare l'interno delle mura e godere di una vista incredibile su tutta la
capitale. Inoltre, all'interno di una delle torri, è allestita una camera
oscura da cui è possibile osservare in tempo reale la città a 360° (la visita
dura circa mezz'ora). Appena fuori, in uno dei locali adiacenti, “Nata” ci
fermiamo ad assaggiare le famose paste omonime. L'usanza locale prevede uno
scarso utilizzo di bevande gassate in lattina a favore di limonate, te, tisane
fredde: davvero rinfrescanti!
Più tardi pranzeremo in un locale interessante:
“Chapito a mesa”; qui riusciremo ad assaggiare patate fritte con la buccia,
crocchette di carne fritte molto speziate e diversi tipi di formaggi, si beve
rigorosamente porto. Scendiamo dalla zona del castello ed arriviamo nel Rossio,
lambiamo Praca Figueira e ci incamminiamo verso il Baixa-Chiado.
Le strade che
portano verso Praca do comércio e il porto sono piene di gente. L'Elevador de
Santa Justa si staglia da una stradina molto stretta ed è alquando
caratteristico. Visitiamo il MUDE (museo del design e della moda ad entrata
gratuita) e poi ci incamminiamo verso il fiume.
La piazza che si apre oltre l'arco di trionfo ricorda molto piazza Unità d'Italia di Trieste. Passeggiamo sul litorale e assaggiamo la Ginjinha (il liquore a base di rum e cigliegie che spopola in città) direttamente al chiosco del Largo de Sao Domingos; la sera ceniamo risalendo verso il Bairro Alto ad Hamburgology, un fastfood salutista.
La mattina ci concediamo una
fugace colazione in pasticceria a base di paste tipiche: una alla carota, una
specie di tortino di mele e una ciambella di pasta e mandorle ricoperta di
frutta caramellata. Partiamo col tram da Praca da Figueira in direzione di
Belem.
Arrivati qui partiamo sul lungo fiume in direzione della Torre di Belem.
La visitiamo solo da fuori, evitando di spendere i 5 € dell'entrata. Ci
fermiamo poi stupefatti sotto il Monumento alle Scoperte, un veliero stilizzato
risalente agli anni 60 del secolo scorso su cui sono rappresentati tutti i
principali protagonisti portoghesi delle scoperte geografiche. Davvero
eloquente più di mille parole.
Sbirciamo per qualche minuto all'interno del Monastero dos Jerónimos, voluto per rendere onore al grande navigatore Vasco da Gama (e che oggi ne ospita la tomba). Poi passiamo qualche ora all'interno del Museu Berardo (inaugurato nel 2007), meravigliosa e ariosa teca d'arte moderna e contemporanea ospitante non solo mostre di artisti portoghesi, ma anche una permanente con parecchie opere di artisti internazionali, da Bacon a Warhol, da Rotella a Duchamp a De Chirico. Davvero eccezionale e oltretutto gratuito! Prima di ripartire assaggiamo le tanto famose e celebrate Pastéis de Belém sfornate dal locale più celebrato della città che si trova, girando le spalle al mare, oltre il Monastero dos Jerónimos sulla destra. Un traghetto, ci permetterà poi di attraversare il fiume verso l'altra sponda del Tago. Con 2€ a persona, attracchiamo al di là del magnifico Ponte 25 de Abril. Da qui prendiamo un autobus che ci porta ai piedi del maestoso Cristo Rei. E' il tramonto e ci godiamo il panorama dall'alto di questa collina, con un occhio all'enorme statua del Cristo - 103 metri d'altezza totale tra la porta e la statua sovrastante, 10 metri di più della Statua della Libertà, fatta costruire su modello del Cristo di Rio de Janeiro da Salazar - e un altro sulla città di fronte a noi. L'oceano alla nostra sinistra nel quale si sta eclissando il sole.
L'ultimo giorno decidiamo di
visitare Sintra e Cabo da Roca. Partiamo dalla centralissima stazione
ferroviaria del Rossio (costruzione
meravigliosa dall'aspetto molto Oxfordiano) e acquistiamo solo andata (2€
circa) per Sintra, un piccolo paese ad una trentina di chilometri dalla
capitale. Per arrivarci in treno si fanno una quindicina di fermate e si
attraversa una periferia profondamente trasformata dal boom edilizio
incontrollato degli anni 70 e 80; questo ha svuotato la capitale e ha
trasferito i suoi abitanti in palazzoni periferici enormi. Sintra,
nell'Estremadura, fu insediamento arabo e successivamente divenne centro di
villeggiatura per i re portoghesi. Ci sarebbero molte cose da vedere ma
crediamo di aver individuato le due imprescindibili: il Palacio de Pena e il
Castelo dos Mouros. Si raggiungono entrambi direttamente in autobus dalla
stazione (5€ a/r). Acquistiamo il biglietto per le due residenze (13€) e
visitiamo prima il meraviglioso Palacio de Pena.
Edificio poliedrico costruito
intorno alla metà dell'800, vi si intrecciano diversi stili, dal
rinascimentale all'arabo, passando per il gotico.
Poi ci dirigiamo verso le mura del
meraviglioso e fiabesco Castelo dos Mouros - costruito dagli Arabi (VII secolo)
ma poi nel corso del tempo rimaneggiato.
Facciamo ritorno alla stazione e da lì
prendiamo un autobus di linea (€1,20) che va verso Cabo da Roca, il punto più
ad ovest dell'Europa continentale. Dopo una mezz'ora di curve e strapiombi
arriviamo in questo avamposto costituito da un faro e poco altro.
Sulle scogliere
sottostanti le onde dell'oceano si scagliano a una velocità folle, guidate da
un vento pazzesco (vivamente consigliato un k-way). Il panorama è mozzafiato, e
si va ad aggiungere agli altri di questo viaggio stupendo.
Facciamo poi tappa in autobus (altro €1,20) alla stazione di Cascais. Qui è
ormai buio e non facciamo in tempo a visitare il villaggio dei pescatori. Così
prendiamo il primo treno per Lisbona (sempre €1,20) e arriviamo sfiniti alla
stazione ferroviaria accanto a Praça do Comércio. Da qui ci incamminiamo verso
il Bairro Alto e ci perdiamo per le sue romantiche vie illuminate, cuore
pulsante della movida della capitale.