martedì 22 novembre 2011

Londra, 2011



 
Londra: musei gratuiti ed accessibili, porter da sogno, centinaia di chilometri a piedi. Alcuni scorci dell'ultimo viaggio Londinese, Novembre 2011.


The Angel è un quartiere settentrionale molto rilassante. E' possibile fare passeggiate lungo il canale, sulle rive sono attraccate centinaia di barche-abitazioni. Alcune di esse hanno addirittura una stufa a legna a bordo. Con un po' di fortuna ci si può imbattere in una chiusa in azione. L'amico Davide ci ha ospitato per qualche giorno e ci scortato in giro per alcuni dei quartieri meno turistici della città...






... fino a Camden Town.

 

A piedi verso Whitechapel. The Museum of London, il magnifico Borough Market, fino a Staint Paul.



 
Attraverso il Millenium Bridge, fino al Tate Modern.




Il Tate è il museo di certo più affascinante: il suo bilanciamento tra esposizioni fisse e l'avvicendarsi di quelle temporanee è pressoché perfetto. Il bar- ristorante all'ultimo piano dell'edificio, permette agli avventori di spezzare le visite, esattamente ciò dovrebbe avvenire in qualsiasi museo del mondo.  

Il Globe theater di Shakespeare, ricostruito su progetto originale dopo il rogo del 1613; unico edificio a potersi concedere d'avere il tetto in paglia all'interno della city. 



Il curioso Municipio della city, costruito su disegno di Norman Foster, inaugurato nel 2002.


L'ottocentesco Tower Bridge, che collega il distretto di Southwark al vecchio carcere di Tower of London





Punto nevralgico del traffico Londinese, nei dintorni di Piccadilly Circus.




Trafalgar square e l'immancabile National Gallery

 
Fino a Westminster, a caccia del Big Ben, spesso avvolto nella nebbia autunnale...


... e di Chinatown, quartiere storico sin da quando a fine '800 gli immigrati cinesi provenienti dai docks vi si stabilirono.

 

Un bel giro a piedi verso Chelsea, in cerca dell'imbarcadero sul River Thames. Il Battersea Power Station, edificio sulla copertina del disco "Animals", Pink Floyd, 1977. 


Lungo il fiume, edifici di ogni foggia.

 
Un pub al Chelsea Harbour, ci ha salvato dall'assideramento, il Water side imperial wharf


Imbarcati un paio di ore dopo il tramonto sulla tratta Chelsea - Westminster, come in sogno solchiamo le acque del fiume: Chelsea Harbour – Cadogan – Embankment – Blackfriars. Di turisti e di pendolari nessuna traccia: meraviglia. 

 
Si scende nei pressi di London Eye.

 
Da lì, arrivare a Covent Garden è questione di un attimo. 












L'indomani sarebbe bello fare la classica gita fino al Natural History Museum, perdersi per le sue sale dal mattino alla sera, uscire solo quando fuori è freddo e buio. Quando l'architettura incontra secoli di saccheggiamenti. C'è quasi più Egitto qui che a Luxor.



Poi, la sera,  dirigersi verso Regent's Park e il 221 di Baker Street, invito a cena con delitto nella dimora di Sir Sherlock Holmes.



Londra, la notte è tetra e magnetica, proprio come in From Hell di Alan Moore. Sembra quasi che in certe zone lo spirito di Jack lo squartatore aleggi ancora tra chi si aggira per le sue strade, specialmente in zona Whitechapel. 

 
Ogni volta Londra è tradizione e modernità. Dischi, musica, grattacieli privi di terza dimensione.