martedì 20 settembre 2005

This is England! - Dal Yorkshire a Oxford, passando per Salisbury e Stonehenge



 
This is Oxfordshire!

Nel marzo del 2002, mi avventurai nell'estremo nord dell'Inghilterra. Raggiunsi a Leeds un amico che vi abitava per ragioni di studio. Ho ricordo un freddo pungente, accompagnato dalla tipica pioggerellina incessante; birra a fiumi, locali pieni di studenti, negozi di ciarpame di ogni tipo, onion rings divorate in piena notte, musica ovunque, orange squash scambiato per orange juice in supermercati ostici per chi come me all’epoca parlava un inglese piuttosto stentato. 


Passai da Nottingham in treno, arrivando da Londra, ma non mi fermai. Sarebbe stato interessante vedere cosa restasse allora della famosa foresta di Sherwood citata nella fiaba di Robin Hood. Al tempo non era meta di turismo di massa ma oggi, quindici anni più tardi, sembra essere stata rivalutata. Ho sempre adorato la fiaba del celebre eroe, dapprima semplici fiabe medievali tramandate oralmente, poi pubblicate successivamente, nel ‘400.

 

Dopo qualche ora di viaggio sui pulitissimi treni britannici, raggiunsi Leeds. I primi giorni furono dediti alla semplice scoperta della città. Ci aggirammo tra i punti vendita della celebre catena di supermarket Morrison e i negozietti di porcherie a una sterlina.


La sera ci recavamo ai vari pub, tra cui il celebre Dry Dock, ricavato all'interno di una imbarcazione. Una sera, a The Library, assistemmo persino agli scontri tra tifosi di Leeds Utd. e PSV Eindhoven, scaturiti dopo la sconfitta della squadra di casa contro il team olandese in Coppa Uefa. Cosa può chiedere di più un ragazzo di 20 anni? Le famose tre P: pub, partite, porter. Qualche festa universitaria fino a notte fonda, dato che ben tre quarti del centro storico è occupato dagli edifici delle varie facoltà.

 


Durante le ore del giorno invece, ci spostavamo dal vecchio edificio di Clarendon Road, verso i vari palazzi storici cittadini: il Corner Exchange, vecchio mercato del frumento oggi riattato a centro commerciale, le dimore storiche di Harewood House e Temple Newsam, i parchi di Golden Acre e Roundhay, l'ottocentesca chiesa di Leeds Minster e la novecentesca Cattedrale della città. Molto dello sviluppo cittadino risale all'epoca della Rivoluzione industriale, essendo stata Leeds uno dei maggiori centri industriali del Regno Unito.



 
The Leeds Town Hall




Trovammo il tempo di visitare anche Liverpool. Dalla stupenda stazione ferroviaria di Lime Street, ci spostammo nella zona dei Docks, vecchi moli oggi ben restaurati e recuperati alla foce della Mersey. 

 
L'Albert Dock è un insieme di edifici interamente realizzati nell'800 in mattoni, pietra e ghisa e ad oggi è tra le mete turistiche di spicco della città. Il porto, oggi parzialmente caduto in disuso, nel '700 era teatro di uno dei più importanti commerci mondiali, vale a dire l'apertura delle tratte commerciali verso le Indie Occidentali. L'importazione di schiavi fece sì che ben il 40% del commercio mondiale passasse da Liverpool. Persino il celebre Titanic, avrebbe dovuto salpare da qui; il museo dedicato al transatlantico britannico, il gratuito Merseyside Maritime Museum, narra la storia non solo di quell'imbarcazione, ma anche quella dei traffici marittimi di mezzo Regno Unito. 



Per gli appassionati dei Beatles, si raccomanda una visita al Beatle museum, con l'ingresso ricavato dal celebre Yellow Submarine della canzone; ricco di memorabilia e sale interattive, è l'esatto opposto del The Cavern, il mitico locale dove i Fab4 iniziarono a suonare. All'epoca non riuscimmo a visitarlo perché in ristrutturazione, ma ancor oggi ospita le esibizioni dei maggiori gruppi del paese. 



Dopo aver passeggiato per il centro e per le vie dei quartieri operai, in cui era possibile respirare un 'aria di decadenza senza pari, ricordo di esserci imbattuti nell'iper-futuristica Cattedrale Metropolitana di Cristo Re. Principale struttura cattolica della città, di forma circolare, è stata terminata solo nel 1984. Dal terrapieno da cui svetta, domina la città sottostante con la sua corona di spine stilizzata.





Al ritorno, transitammo anche attraverso Manchester. Il centro è ben distante dalla ferrovia, ma ho ancora vivo il ricordo dell'Old Trafford a pochi metri dai binari.





York, visitata qualche giorno più tardi, rappresenta un vero e proprio tuffo nel passato. Sia dal punto di vista terminologico - basti pensare all'appellativo di New York, attribuito ad una delle città più importanti del mondo - sia da quello degli scenari del suo centro storico e dei dintorni. 



Centenaria capitale tradizionale dello Yorkshire, situata alla confluenza dei fiumi Ouse e Foss, nonostante sia stata anch'essa in epoca industriale depredata di alcuni quartieri storici, grazie alla sua importanza culturale è stata salvaguardato gran parte del centro storico medievale.

Molto è rimasto uguale a com'era al tempo dei normanni, e gli Shambles - l'antica strada medioevale risalente al XIV secolo con tipiche case a graticcio - è piena di angoli celtici e negozi di stampe e libri antichi.


L'alta Clifford's Tower, parte del castello, è meravigliosamente conservata; e lo stesso si può dire della Cattedrale di York, più grande cattedrale gotica del Nord Europa. 


The York Minster





This is Oxfordshire!






Qualche anno più tardi, nell'estate 2005, mi trovai nella zona di Oxford per ragioni di studio. Essendo ospite del Balliol College, per un paio di settimane ebbi modo di visitare non solo i college e le biblioteche della celebre cittadina, ma anche i dintorni. 



La ricca cittadina dell'Oxfordshire, sede della più antica università del mondo anglosassone, a differenza di Cambridge è anche un importante centro industriale. Le più antiche università fondate, furono le duecentesche University College, Merton College e proprio il Balliol College. Ad oggi il suo centro è occupato interamente da edifici neoclassici ricchi di guglie, sedi delle più importanti università del paese.

 
Aggirarsi per le sue vie di giorno, significa mischiarsi a studenti di ogni nazionalità; comune denominatore, è il reddito delle loro famiglie d'origine, considerando le rette proibitive per i comuni mortali. Verso sera, i pub prendono vita.

Da segnalare l'The Eagle and Child, dove Tolkien era uso passare le sue giornate, e la Turf Tavern, che ospitò le scorribande giovanili di un acerbo Bill Clinton. Ovunque, si possono gustare fish and chips, stufato alla birra, jacked potatoes. Altre ragioni storiche per visitare Oxford? Lewis Carroll trascorse qui la maggior parte della sua vita, e molti indizi portano a considerare che Alice sia nata proprio nelle zone boschive dei dintorni. Anche la musica però è di casa... sapevate ad esempio che i Radiohead sono originari di questi lidi? Persino il cinema non è indenne al suo fascino: il Grande Salone di Hogwarts, della saga di Harry Potter, si ispira alla Sala Mensa del Christ Church College; 


inoltre, Oford Murders, buon thriller di qualche anno fa, è stato ambientato per le vie della città.


Qualche informazione sugli edifici. Come potrebbe mancare un manieristico Ponte dei sospiri? Unisce due edifici del Hertford College.




La Radcliffe Camera, costruita a metà '700 è la grande biblioteca delle scienze. 

 



La chiesa universitaria di St Mary the Virgin è situata a nord di High Street, e rappresenta il centro della University of Oxford.
 



 
























La secentesca Bodleian Library, è una delle più anche biblioteche pubbliche al mondo; conserva almeno una copia di qualsiasi pubblicazione stampata in Inghilterra. Sono presenti diversi ingressi, ognuno caratterizzato da un diverso portale. 




Il centralissimo Balliol college.



Il Christ Church College, non è solo edifici, ma anche un immenso giardino. 



 



The Head of the River, è un antico pub situato sul fiume in cui gli studenti che praticano canottaggio sul fiume, si fermano a bere dopo le varie competizioni e gli allenamenti.

 



La tipografia Oxford University Press.

 



Il giardino botanico della città, in cui spicca un tasso del 1600.


 



Spostandoci a Londra in giornata, visitammo quell’anno anche l'immensa British Library: 150 milioni di documenti e 13 milioni di nuovi raccolte ogni anno.


 
 






Organizzammo anche un piccolo tour per vedere da vicino i principali centri della zona: Bath e Salsbury, e le misteriose Avebury e Stonhenge.


Bath, nel Somerset, è stato un antico centro termale romano, e tuttora rimane l'unico centro termale naturale del Regno Unito. Molti dei suoi edifici, come ad Oxford in stile neoclassico, affacciano sul fiume Avon. La gotica abbazia di Bath fu in passato monastero benedettino.


Le terme romane risalgono ai tempi di Vespasiano, imperatore nel 75 d.C. Molto ben conservate ed integralmente visitabili, al loro interno di può percorrere la storia e i molteplici ritocchi che subirono negli anni.



 
 

Ad oggi non è più possibile immergersi nelle acque delle terme per così dire storiche, a causa di una serie di sostanze nocive disciolte in esse. Per sopperire a questo, da qualche anno è stato costruito un nuovo centro termale non lontano dal centro.

 





Vicino alla città di Avebury, nello Wiltshire, si possono osservare da vicino monumenti neolitici ben più vecchi di Stonehenge, risalenti ad oltre 5000 anni fa. Si tratta di henge, cioè rocce disposte a cerchio, e di strani avvallamenti del terreno.   

 





Proseguendo si arriva a Salisbury, anch’essa attraversata dal fiume Avon. La gotica cattedrale cittadina è il monumento principale, costruito dal 1220 al 1258.

 
 

L'edificio ha la guglia visitabile più alta del Regno Unito (123 metri). Al suo interno si può osservare il più antico orologio al mondo - del 1386 - e una copia della Magna Carta, che ancor oggi è ritenuta carta fondamentale della monarchia britannica. 

 





Non lontano dalla città moderna si possono osservare i resti di Old Sarum, l'antico centro.


 






L'arrivo a Stonehenge è un sogno ad occhi aperti. L’immaginario collettivo è pieno di letteratura riguardante questo antico e misterioso luogo, non ha certo bisogno di presentazioni. Mi limiterò dunque a pubblicare diversi scorci del cerchio visto da diverse angolazioni. This is England.