venerdì 26 maggio 2017

Campione del Garda, nel cuore del suo canyon




Sentiero 266: favoloso percorso ad anello, uno dei meno conosciuti del Garda. Parte come Sentiero 267 dal centro della penisola di Campione, proprio in corrispondenza del collettore della vecchia centrale idroelettrica che alimentava lo stabilimento di filatura fino alla sua chiusura, avvenuta nel 1981; attraversata una corta galleria nella roccia, al successivo bivio si imbocca il percorso 266, salendo quindi in verticale verso l'interna Valle San Michele.




Una sorta di ferrata senza funi, porta a ritrovarsi a circa 500 metri in altitudine in poco più di una mezz'ora. 


Usciti dal fitto bosco si incontra il tranquillo paesino di Prabione, abitato ormai in prevalenza da turisti tedeschi. 


Continuando a salire per la strada asfaltata, si raggiunge il vecchio centro storico e poco oltre la chiesa inizia il sentiero 204 che porta al Pontesel attraverso una discesa molto impegnativa nel bosco che conduce alla forra del torrente San Michele, gola strettissima in cui scorre rapida la corrente impetuosa. 


 

Prendetevi qui il vostro tempo e osservate ciò che accade intorno a voi: non di rado capita di incontrare tassi e caprioli. 


Oltre il ponte, si risale rapidamente in direzione di Cadignano



Oltrepassata la quieta località, mediante la provinciale, si prosegue fino ad incontrare Pregasio e sulla destra Via Lò; imboccata la strada, si riprende a scendere bruscamente.



Di fronte il belvedere del lago e della catena del Baldo, ai nostri piedi Campione ci attende. 


Dopo circa una mezz’ora, al bivio già incontrato all'andata, si fa ritorno verso il suo centro abitato. 

martedì 23 maggio 2017

Guerra e pace a picco sul Garda: Montecastello a Tignale




Monte Cas, è una rocca a picco sulle acque benacensi. Da una parte vanta ancor oggi la presenza di trincee e appostamenti che ospitarono durante il Primo Conflitto Mondiale diverse batterie di armamenti (otto postazioni in barbetta e due in caverna blindata) a difesa del versante occidentale del lago; dall'altro ospita il meraviglioso Santuario di Montecastello, costruito sui ruderi di un ben più antico tempio. 


Ma andiamo con ordine. Da Prabione, comprensorio di Tignale, ci si incammina per un pezzo di strada asfaltata in direzione Olzano e del ben visibile santuario. In corrispondenza di alcune costruzioni, si può tagliare tranquillamente nel bosco, guidati dalla segnaletica. Se si tiene la sinistra, si sale tra la vegetazione verso la cima di Monte Cas, detta anche Croce di Montecastello. 


Lungo il percorso sono ben visibili diversi bunker attraverso i quali le armi pesanti erano veicolate fin su in cima, oltre un secolo fa. Dopo circa 40 minuti, si giunge a 780 metri, a picco sul lago. 


Da qui, si può godere probabilmente della visuale sul bacino più completa in assoluto. 



Proseguendo poi verso sud, si inizia ad intravedere il Santuario chiamato anche “della Stella”. Giungendovi, 690 metri di altitudine, si può godere di una pace immensa. Al suo interno sono conservati affreschi piuttosto importanti, tra cui uno attribuibile alla scuola di Giotto. Si dice che proprio qui, nel 1200, una misteriosa apparizione contribuì ad interrompere una lunga e sanguinosa battaglia. 



Quel che è certo, è che il camminatore che arrivi da queste parti esausto, come è stato nel mio caso, può godere di un refrigerio che non è solo climatico, ma in qualche modo anche spirituale. Credenti o non credenti, non esiste visione più appagante di un intero specchio d'acqua sotto i nostri stanchi piedi.