lunedì 20 luglio 2009

Sorrento e la Costiera amalfitana



 
"Da quanto si dica, si narri, o si dipinga, Napoli supera tutto: la riva, la baia, il golfo, il Vesuvio, la città, le vicine campagne, i castelli, le passeggiate... Io scuso tutti coloro ai quali la vista di Napoli fa perdere i sensi!". E ancora: "Trovo nel popolo napoletano la più vivace e geniale industria, non per diventare ricchi, ma per vivere senza preoccupazioni."

Goethe, durante il suo Grand Tour, non si risparmiò di certo nel descrivere al meglio gli scenari e l'anima partenopea. La Costiera amalfitana, che va da Positano a Vietri sul mare, racchiude una quantità di bellezze paesaggistiche inimmaginabili, inondate dal forte sole estivo e dall’essenza degli agrumi locali.




SORRENTO



Per visitare al meglio la zona, si può partire certamente da Sorrento. La sua penisola divide la costa napoletana da quella salentina. Come località balneare non è propriamente consigliabile, in quanto la spiaggia per gran parte del giorno è ombreggiata dalla rupe su cui si innalza il centro storico. È proprio quest'ultimo però ad essere motivo di interesse, dando già un buon assaggio del panorama che si gusterà in seguito, spostandosi verso la costiera vera e propria. Le fondamenta della città, in tufo, nascondono cantine e locali sotterranei, e la innalzano una cinquantina di metri sopra il livello del mare; proprio di fronte ai Giardini di San Francesco, si staglia imponente il Vesuvio.

Entrando all’interno del suo Chiostro, quando non vi celebrano matrimoni né vi organizzano concerti, cala sul viaggiatore una pace sovrannaturale; non che il paese sia eccessivamente caotico, tutt’altro, ad eccezione certo delle strade esterne più trafficate. Nei pressi della Villa Comunale, si trova la casa che ospitò il celebre tenore Enrico Caruso, considerato uno dei più grandi della lirica mondiale. 


Sull’esterno della basilica dedicata a Sant'Antonino, vi è appesa la costola di una balena. Si dice che il Santo abbia salvato la vita di un bambino dapprima ingoiato dal cetaceo, facendoglielo sputare.









Attraverso via Marina Grande, si raggiunge appunto la Marina Grande del paese, ossia il porto dei pescatori. A mio modo di vedere, qui sta il vero volto della città: abitazioni, qualche ristorante, barche ormeggiate in spiaggia nel pomeriggio; e su tutto la Taverna azzurra, dove gustare ottimo pesce marinato. 

 

A proposito di cibo: non c'è che da scegliere. Da Gigino è l'istituzione per quanto riguarda la pizza, non si può mancare all'appuntamento. Per burrate e burratine, basta rivolgersi alle gastronomie. Ogni buon bar, poi, può rinfrescarvi con delizie al limone e limoncello.






LA COSTIERA




Raggiungibile tranquillamente in autobus - soprattutto in estate meglio evitare l'auto su queste strade tortuose -  Positano segna il passaggio al territorio salernitano.

 

 
Dapprima luogo di villeggiatura in età romana e poi parte del Ducato di Amalfi, è certamente una tappa obbligata. Il suo coloratissimo centro, stratificato lungo lo sbocco dalle alture sul mare, offre un colpo d'occhio indimenticabile: la Chiesa di Santa Maria Assunta, con la sua cupola di maiolica variopinta, svetta tra gli edifici storici. La prima torre saracena poi, è proprio nella vicina Punta Campanella. 

 
 
 

Andando per mare, mediante una piccola escursione, si può godere appieno della sua bellezza e visitare anche la famosa Grotta dello Smeraldo. 

 
 

Proseguendo verso sud, si incontra Amalfi. Importantissima Repubblica marinara, a lungo guerreggiò con Pisa, Venezia e Genova per il controllo del Mar Mediterraneo. Fondamentale centro di produzione della carta, all'interno della Valle dei mulini, è ancora possibile visitare un'ex cartiera - oggi Museo - che ospita macchinari e attrezzature un tempo impiegati. 


 
Il Duomo dedicato a Sant'Andrea, poi, in stile arabo-siciliano è davvero imperdibile. 

 


Tra i due paesi, si colloca il piccolo Fiordo di Furore, visibile per intero solo dal mare. 



CAPRI

Un capitolo a parte, merita Capri. Un capitolo volutamente muto, solo qualche foto per rendere l’idea.  

 
 
 
 
 
 
 

UN SALTO A NAPOLI



Da Sorrento, Napoli è davvero vicina e merita almeno una gita. Mediante la circumvesuviana, una ferrovia che collega quasi tutto l'hinterland napoletano, vi si arriva agilmente. Per i dettagli inerenti Napoli, si faccia riferimento al seguente link.