venerdì 2 gennaio 2015

Lubiana, città dell'amore




 
Sarà per l’assonanza col termine Любовь, che in russo significa "amore", sarà che il rigido inverno lungo il fiume Ljubljanica porta a condurre una vita piuttosto ritirata; sarà per le serate passate nei piccoli locali del centro, a scaldarsi lo stomaco con gulasch e vini tosti. Lubiana per me, è la città dell'amore.



Da Trieste, arrivare il Slovenia è piuttosto semplice. Basta dotarsi di vignetta e in un'ora e mezza tramite l'E70, si arriva a parcheggiare l'auto poco prima dei ponti che portano direttamente al centro storico.



Lungo la strada però, è consigliabile effettuare in giornata un mini-tour delle grotte. 


Appena fuori dal centro di Trieste, infatti, si può visitare la Grotta Gigante. Questa apertura carsica, scoperta all’inizio dell'800 e tutt'ora in fase di studio, avendo un’altezza di quasi 120 metri e una larghezza di oltre 350, è considerata la grotta turistica con la sala naturale più grande al mondo.  

 
 
 


Non distanti, si incontrano le similari Grotte di Postumia. Poste a una profondità di 115 metri già in territorio sloveno, si dice scaturisca dai loro oltre 25 chilometri di cunicoli, l'eco più straordinario al mondo. Piccola curiosità: alcune scene di "Fantozzi va in pensione" furono girate proprio all'interno di questa cavità.






Ho visitato Lubiana sempre d'inverno, i primi giorni dell'anno. Un affascinante manto di neve ricopriva parzialmente i suoi edifici storici in stile barocco e Art Nouveau; i tetti delle case, piuttosto “a punta”, risentono molto dell'influenza della vicina Austria. Ideale e storico punto d'incontro tra la cultura tedesca, slava e latina, oggi non è solo il centro storico-culturale della Slovenia, ma conta una grande quantità di attività commerciali. 


Passando sul celebre Ponte dei Draghi (Zmajski most), costruito all'inizio del '900 per opera dell'impero austro-ungarico, si incontra la piazza del mercato. Nelle vicinanze si trova un buon ristorante, Vodnikov hram, che risale al secolo XIX e deve il suo nome ad uno dei più grandi poeti sloveni: Valentin Vodnik.

Continuando in quella direzione si può prendere la funicolare e visitare il Castello della città. La duecentesca fortezza originaria, è stata ricostruito negli anni '60 in stile medievale. Al suo interno è possibile imbattersi in eventi e rievocazioni. Assolutamente da non perdere, sia per la bellezza degli edifici, sia per il panorama che si può godere dalle sue alture.

 
 
 


Proseguendo invece verso destra, si sfila tra i piccoli locali sul fiume, e il Municipio cittadino.

Altro edificio certamente da non perdere è la centrale Cattedrale di San Nicola, facilmente individuabile grazie alla sua cupola verde e le due torri identiche. Ricostruita anch'essa sulle fondazioni di una precedente chiesa romanica nel '700, al suo interno sono ben visibili decorazioni barocche.



La vera ricchezza di questa città, però, è rappresentata dai numerosi edifici gestiti da artisti e designer. 

 
 
 
È così molto frequente imbattersi lungo la strada in vetrine particolari e opere d'arte poste in mezzo alle piccole piazze. Un vero e proprio presepe vivente in chiave moderna.