giovedì 16 novembre 2017

Il sentiero del sergente - Altopiano di Asiago


Impossibile visitare l’altopiano senza percepire quanto questi luoghi siano indissolubilmente legati alle vicende dello scrittore vicentino Mario Rigoni Stern. 

Asiago, 1000 metri d’altezza, comprensorio dei cosiddetti Sette Comuni, territorio cimbro. Pochi abitanti ancor oggi parlano l’idioma dalle origini tedesche, e in gran parte sono concentrati nel comune di Roana. Prati e pascoli, qualche raro allevamento di cervi, i paesi sempre in lontananza, al di là degli altissimi boschi di conifere. 


Tutto sembra rimasto come doveva essere cento anni fa, durante i bombardamenti della prima guerra mondiale; del resto ben lo racconta il meraviglioso film di Ermanno Olmi, proprio qui girato: “Torneranno di prati”.


Per antonomasia, un altopiano è una sorta di pianura innalzata ad un altezza di almeno 300 metri. Ciò significa essenzialmente due cose: da una parte un freddo secco anche durante le più fredde giornate invernali, dall'altra il fatto che fare escursioni da queste parti sia sostanzialmente adatto a tutti. Se a ciò, aggiungiamo la presenza di uno dei formaggi più celebri della penisola, viene da chiedersi il motivo per il quale siate ancora lì seduti sulla sedia. 


Centinaia di sentieri si intrecciano intorno ad Asiago. Oltre al famoso percorso che porta a Monte Corno, in territorio di Lusiana, ve n'è uno circolare, piuttosto semplice, che ben si presta a snocciolare in pochi chilometri le caratteristiche peculiari di un territorio da fiaba. 

Parte nelle vicinanze dell’ospedale della città, dal parcheggio della Baita Prunno, e raggiunge diverse zone dislocate all'interno della foresta di conifere che circonda il centro abitato. 


Boschi di conifere, si diceva, sotto i quali si estendono prati di muschio così spessi da potersi sdraiare. La luce degli alberi si fa strada con difficoltà tra i rami, creando una naturale location da film fantasy. Poco più avanti, avamposti inglesi, tunnel, un ospedale da campo, fa da apripista al cimitero di Granezza. Qui, 139 caduti appartenenti alle truppe del XIV Corpo della British Expeditionary Force trovano sepoltura, sin dal giugno 1918. 


Continuando nel percorso che porta fuori dal bosco, sulla sommità del monte che sorge di fronte al centro di Asiago è possibile incontrare cerbiatti e volpi che nei prati più ariosi verso Località Klemle. 



Da qui, tornare verso il centro abitato, è uno scherzo. Consigliato a questo punto, fermarsi un una delle vecchie trattorie lungo la strada, se non per mangiare selvaggina, anche solo per una birra. Ovviamente cimbra.